Fino a 2800 metri d’altitudine a due passi dai crateri centrali dell’Etna, svettano i Pizzi Deneri
Percorso molto impegnativo ma stupendo.
Partenza dal Rifugio Citelli passando da Serra delle concazze e poi salire su un percorso in salita difficile e poco segnalato ai Pizzi Deneri dove arrivati in cima subito dopo si trova l’Osservatorio Etneo con una vista incredibile verso i Crateri centrale dell’Etna.
Il costone di Pizzi Deneri è frutto di eruzini del periodo dell’Ellittico (da circa 50.000 a circa 30.000 anni fa) che raggiunge la quota di 2847 m.s.l.m). Il nome “Pizzi Deneri” deriva dalla parola dialettale siciliana “rina”, con cui si indica la sabbia vulcanica. Questo costone in passato veniva chiamato “Pizzi di Rineri”.
La distesa di Piano delle Concazze è in buona parte costituita da sabbia e lapilli e Pizzi Deneri sovrasta questa enorme distesa scura, inoltre sulla sua cima si trovano sei punte (“pizzi”, appunto) e verso valle si allungano enormi canaloni ricoperti da sabbia e lapilli (detti “rineri”). Con il tempo, e probabilmente a causa di errori di trascrizione tra il dialetto e l’italiano, si è passati da “Pizzi di Rineri” a “Pizzi Deneri”.
Il percorso presenta un dislivello totale di circa 1.100 mt tra salita e discesa e permette, nella fasi di ritorno in discesa verso Rifugio Citelli, di arrivare sulla sommità di Monte Frumento delle Concazze, cono vulcanico secondario imponente e suggustivo, a 2.151 metri sul livello del mare, uno dei crateri avventizi più grandi dell’intero comprensorio etneo, colonizzato nelle basse pendici dalla betulla e dai pini larici, alla quale fa da sfondo naturale la Serra delle Concazze, costone della Valle del Bove.
Info sul percorso:
lunghezza: circa 9 km - difficiltà: alta - tempo di percorrenza: circa 8 h dislivello in salita e discesa: 1100 mt - abbigliamento: scarpe da trekking e giacca a vento impermeabile. .